Questo grazioso edificio è l'unica casa a graticcio del villaggio e presenta una facciata risalente agli inizi del XVI secolo, con fondamenta molto precedenti.

L'edificio prospiciente presenta bifore e, sulla facciata sud (in basso), la presenza di una torretta e di una piccola bifora. Tutto ciò dimostra l'evoluzione architettonica di questo complesso residenziale fino al XVI secolo.

Si può affermare che questa casa rappresentava un insieme urbano con la "Maison de la Commanderie" sull'altro lato di Rue Guadet. La casa conserva ancora una notevole torre poligonale contenente una bella scala a chiocciola del XVI secolo. È probabilmente tra questa torre e la Commanderie che si trovava l'edificio di raccordo. Esisteva un primo recinto all'interno della città prima di quello che conosciamo oggi? Molte domande rimangono senza risposta...

La geografia collinare del territorio su cui sorgeva la città medievale definiva la separazione sociale della popolazione tra "città alta e città bassa" o più chiaramente "parte religiosa in alto e parte laica in basso", a seconda del periodo. Il nome "Cadène" deriva forse dalla parola guascone "catena" e potrebbe riferirsi alla presenza di una catena che separava materialmente la città in due parti. Oggi non c'è traccia visibile di separazione sull'edificio, se non questo arco che si affaccia sulla strada, che delimiterebbe una presunta porta d'ingresso. Da un punto di vista storico, il nome "Cadène" deriverebbe molto probabilmente da uno dei proprietari di questa casa nel XIII secolo: Guillaume Renaud de la Cadène.

Anche le sculture che decorano le parti inferiori in legno della casa lasciano spazio a diverse interpretazioni: personaggi, animali, piante, frutti... Grappoli d'uva per alcuni, spighe di grano per altri... una composizione di influenze rinascimentali e italiane e probabilmente un riferimento all'importazione di prodotti dal Nuovo Mondo, appena scoperti all'epoca degli ultimi sviluppi artistici di questa casa!